Ieri il ballerino colombiano che mi fa aerobica ci ha fatto ballare GamGam style, e lì ho capito che sono caduta veramente in basso. Perché, diciamoci la verità, tanto bello e tanto bravo, ma il ballerino colombiano è davvero truzzo. Se mi vedeva anche uno solo dei miei studenti potevo pure licenziarmi e dire addio alla scuola per sempre, la mia reputazione se ne andava al ritmo di HeySexyLadyHoppaGanGanStyle. Che poi, questo Hoppa, che oramai è diventato il mantra di tutti i maestri di aerobica, e ad ogni passo urlano HOPPA, ma che vuol dire?!
Le lezioni di swing, invece, proseguono con qualche goffaggine, qualche ginocchiata, e qualche gomitata. A parte i lividi, tutto bene. Per imparare un passo mi ci vogliono circa quattro settimane: la legatura, l’imbracciata, l’inforcata, l’apertura, la chiusura. Molto complicato, per ora. Il nostro maestro, che negli anni di gloria doveva essere un ballerino importante alla rai ha esordito mettendo Sultan’s Swing dei Dire Straits (che è lenta quindi va bene per cominciare), dicendoci che questa canzone dei DIR STRIZ è la culla di TUTTO lo swing e il jazz.
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Vi ho lasciato un attimo di respiro per fare la faccia che ha fatto il mio partner di swing quando ha sentito queste parole. Per fortuna che è predisposto quanto me a nascondersi dietro la colonna e dunque è passato inosservato.